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IL LORENZINO | 49 |
distilla nei cantàbili del melodrama; poi si tramuta in note sonore, e insegna la parola umana e il grido degli affetti agli strumenti da fiato, che dimàndano nelle strade: Ah perchè non posso odiarti?
L'altro gènere della tragedia, guidato dalla critica che disprezza le esagerazioni ideali e gli eròi di convenzione, ci richiamaa alla natura e al fatto; ripudia gl'ìdoli della tradizione, consulta la severa istoria, la crònica minuta, le maniere, le vestimenta; vuole consonanza e dottrina persino nelle quinte del palco. Vuole accanto a Filippo i paggi che s'addormèntano ginocchioni; aborre la protervia poètica del tu; intarsia diligentemente nel verso un Vostra Altezza Reale; e trionfa quando può scrìvere in una linea: Serenìssimo Doge, Senatori. E siccome fu detto che l'istoria non è l'òpera degli individui, ma delle grandi turbe sociali a cui gl'individui famosi prèstano il nome; così questa tragedia o conduce sul palco le moltitùdini in coro, i astori di Tell, o i mercenarii di Wallenstein; ovvero adotta il sistema rappresentativo; prende il Perez d'Alfieri, gli dà l'acconciatura istòrica, e delll'amico di Carlo ve lo elegge Marchese di Posa, deputato del gènere umano. Così l'ìdea filosòfica soppianta l'idèa popolare.
Codesta tragedia s'appròssima ognora più ad una realtà di stile quàchero; s'ingeloscisce della soverchia sonorità del verso; a poco a poco lo ammorza, come il piano del cèmbalo; lo disadorna, lo affloscia; infine gli dà un calcio definitivo, e si adagia schiettamente nella prosa. Epperò se la tragedia ideale è la madre di tutti i furori e i languori dell'òpera in mùsica, la tragedia istòrica è un piano inclinato che scìvola bellamente al drama in prosa. Quanto più i due gèneri s'allontànano, tanto più divèngono compatìbili; e i sistemi intermedii si fanno vacillanti, e incapaci di rispòndere alle improtunità della lògica. Perciò a' giorni nostri due tendenze estreme e opposte: òpera in mùsica e drama in prosa.
Shakespear trattò possentemente ad un tempo i due grandi gèneri. Trattò l'ideale tragedia del cuore e della fantasìa in