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E ALFIERI 15

delle biblioteche, potrebbe, accusando circostanze ignote, demolir da capo tutto l'edificio; e i pòpoli, per piàngere in teatro con precisione istòrca e ipotecaria sicurezza, dovrebbero aspettare la fine dei sècoli, e la risurrezione dell'istoria universale nella mistica valle.

Quando il fatto in complesso sia cònsono, non tanto all'istoria, quanto all'attuale idèa che la nazione si è fatta di dati tempo e luoghi e costumi, il poeta ha compiuto il dèbito suo. Basta ch'egli diffonda su tutto il suo lavoro una gran verisimiglianza, giusta le opinioni invalse al suo tempo. Una generazione erudita nelle istorie naturalmente non può non esigere dai poeti una fedeltà sempre maggiore; poichè l'ignoranza o l'incuria offenderebbe le menti, e ad ogni passo raffredderebbe col dubio e colla critica e col disprezzo gli affetti. Ma tutta questa materia istòrica non è per l'arte più che una servile sustanza, destinata a ricevere e sostenere una forma; non è più che un corpo destinato a fodero dello spirito e della vita. Ciò che importa è l'efficace trattazione degli affetti e il profondo commovimenti delle moltitudini adunate. E se il poeta può darci questo, questo solo, gli sìano rimessi pure tutti i suoi peccati.

Alcuni vogliono che l'arte, se non le torna sempre facile o decoroso esporre il nudo fatto, rappresenti almeno con fedeltà i luoghi, i tempi, gli usi e le nazioni. Con questa dottrina converrebbe dar di bianco a tutte le Madonne e tutte le Maddalene che i nostri antichi dipinsero come il nostro pòpolo se le doveva figurare, cioè colla bellezza della sua stirpe e la prospettiva del suo paese; e si dovrebbe inevitabilmente dipingere la sacra famiglia, come, dopo la invasione dell'Algeria, i compositori francesi appresero a disegnare le Giuditte e le Rebecche. E rimarrebbe ancor dubio se Cleopatra o Berenice dovessero ritrarsi col profilo greco dei loro avi, o coi barbari contorni della sfinge egizia. Ma la nuova imagine elaborata dall'arte sopra un modello lontano non corrisponderebbe all'imagine che sta fitta nella mente del pòpolo. Questa pittura e questa poesia nazionaria o etnogràfica, è un altro campo e un'arte nuova; campo vasto ed arte bellissima; la quale però non deve frapporsi non