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10 | SCHILLER |
che fin dal primo trattato ella fosse promessa a Filippo e non a Carlo. Gregorio Leti, gran persecutore del nome di Filippo, dice che tra le allegrezze nuziali solo mesto apparve Don Carlo. Ma il Llorente, poco esperto d'amori, non vuole ammettere alcun simile affetto nella virtuosa Isabella. E non contento di dire che non ne abbiamo veruna prova, prende a sostenere che era impossibile in lei un affetto qualsiasi per Don Carlo, perchè non poteva sapere d'essergli stata promessa; perchè il prìncipe poco prima era stato infermo di febre, e quindi le comparve inanzi dèbole e smunto; perchè trascurato nell'educazione non sapeva nemanco il latino; perchè davasi ad un vivere disordinato, perchè infine aveva un insopportabile orgoglio, ed era iracondo coi famigliari, e più ancora coi ministri di suo padre, tanto che aveva insultato e assalito coll'arme in pugno il duca d'Albam ch'egli mortalmente odiava. Ma in vero non pare che la pallidezza del viso, e l'ignoranza del latino, e il vivere sventato, e l'indole altera e impetuosa siano grandi colpe agli occhi delle amorose giovinette; nè che i secreti dei congressi possano essere così impenetrabili alle figlie delle quali si agita il destino, là dove le madri governano i regni.
Di nessun momento, ed a ogni modo troppo tardo, sembra il fatto, che, due anni dopo le nozze del padre (1562). Don Carlo «cadendo da una scala, ne ricevesse ferite pressochè mortali al capo e al dorso; per cui il padre accorse a trovarlo, e ordinò pùbliche preci, e gli fece applicare addosso il corpo del beato Diego; dopo di che Don Carlo cominciò a sentirsi meglio, ma restò sempre soggetto a dolori e debolezze di capo che talora scompigliàvano la sua mente, e lo rendevano talora insoffribile». Una passione già accesa non si spegne per disavventura dell'oggetto amato. Non vediamo poi come quel gravissimo scrittore possa dire che Don Carlo er un mostro, e che la sua morte fu la fortuna delle Spagne. Come provare che Don Carlo dovesse riescire più pèrfido e sanguinario di Filippo II, più impròvido e imbecille di Filippo III, di Filippo IV e di Carlo II, in cui quella stirpe si spense? E Llorente stesso narra che «le Spagne il compiansero molto; anche perchè non rimaneva allora al re progenie maschile; narra