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cæteris paribus, e per lo contrario, il calore del fuoco solo senza il lume riscalda egualmente il bianco, ed il nero. Ma il calore del fuoco congiunto col lume del fuoco riscalda con qualche poco di vantaggio piu il nero, che il bianco. Dalla diligente osservazione di queste cose, e per molti altri riscontri nella natura, abbiamo una gran differenza nell’operare di questi calidi, a’ quali per dar qualche nome, chiamaremo calidi luminosi semplicemente quelli, che vengono prodotti dal lume solamente, a differenza di quelli, i quali vengono prodotti dal fuoco solamente senza il lume, i quali chiamaremo calidi fuocosi; e calidi misti chiamaremo quelli, che dependono parte dal lume, e parte dal fuoco. In oltre metto in considerazione un’altra grandissima differenza tra la luce, ed il calore, la quale è che la velocità della luce è d’infinito intervallo superiore alla velocità del fuoco, come che quella arriva al sommo grado di velocità, e forse si fà in instanti, e questa si fà in tempo; quella risiede nell’ultima divisione, e partizione, e questa risiede assolutamente ne’ corpi di quantità ancora divisibili in minor mole. La luce, se ci ridurremo a contemplare la sua finezza, ritroveremo, che non è possibile, che possa mai con un suo minimo urtare in corpi, ne in particelle corporee, che sieno minori di lei; ma bene il calore del fuoco può incontrare minuzie di corpi molto minori delle parti, che fanno il calore del fuoco. E per tanto da queste, e da altre condizioni, che si osserveranno in queste cose, inclino grandemente a pensare, che la luce sottilissima, ve-