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all’una, quando all’altra delle coppie maschili il fa con tanto impeto e gagliardia, che spesso tocca i fiori vicini, e sposa infedele, s’impregna del loro polviscolo.» — Finalmente i moti dei due organi ponno operarsi simultaneamente. L’antera e lo stimma, spinti da ugual desiderio, si movono ad un tempo l’uno verso l'altro per stringersi in dolce amplesso nuziale. Ma come nel regno animale, così anche in quello delle piante, i movimenti degli organi feminei sono i meno frequenti, «quasi un vago senso di pudore rattenga il sesso men forte, e al più forte sia serbato di farsi assalitore.» Ma qui, tuttochè natura ci presenti molte e molte ancora di cotali provvidenze non meno singolari, non meno stupende, non addurrò altri esempi; chè a sè mi chiama più sottile e arcano subjetto, degnissimo della nostra più particolare attenzione; vo dire il modo con che il polline accede agli ovetti della femina per sollecitarli a nuova vita, e farli abili al germinare.
Giusta l’idea, che già ci siamo formata dell’organizzazione del grano pollinico, del tessuto conduttore del pistillo, e delle altre parti che a quelle si atteggiano, non sarà difficile intendere quanto sto per dire su questo supremo atto nella vita della pianta, seguendo la dottrina dell’Amici, che primo riuscì a squarciare il velo, ond’era avvolto il misterioso fatto. Riferirò le osservazioni del nostro gran fisico colle parole medesime con cui le fece