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intratteniamo alcun poco. — Seguendo a ritroso una delle correnti dello Stanislas, dove la Serra Nevada a 5 leghe da Murphy nella Contea di Calaveras forma una svolta profonda, s’innalzano in piccolo tratto di terreno da ben 90 piante di questa Wellingtonia di tanta sterminata mole, che d’innanzi a sì strani giganti estatico il riguardante, e come impaurito si arresta. I loro fusti perfettamente cilindrici, e diritti slanciandosi nudi di rami a più di 200 piedi di altezza spiccano a guisa di colonnato dal denso fogliame delle piante circostanti (anch’esse altissime) in quella medesima maniera che tu vedi lungo i nostri prati e fossati il pioppo d’Italia signoreggiare da Sovrano colla piramidale sua chioma sui bassi tronchi dei salici tenuti a capitozza. Il diligente naturalista Remy testimonio oculare volle pure per nostra istruzione e meraviglia misurare alcuni di codesti alberi, che abbattuti giacevano sul suolo distesi; e noi ne approfittiamo assai volontieri, poichè nulla di più eloquente delle cifre usate a tempo. Pertanto il Bigtree, ossia grand’albero (così si chiama il più considerevole, essendo piaciuto al proprietario del luogo porre ad ognuno di essi un nome) sopra una circonferenza di 95 piedi si distende per 300 in lunghezza, per guisa che sull’enorme tronco, fu potuta costruire una casetta con giuoco di birilli. Il gruppo di famiglia si compone di un’ammasso di 26 alberi tra i quali