Pagina:Alcune operette di Bartolommeo Gamba bassanese.djvu/96

88 notizie intorno alle opere

tito delle sue presuntuose parole, obbedendo puramente al santo padre, mise subitamente il capo sotto le predette ardenti legne, e tanto vi stette, che dal servo di Dio Giovanni ebbe licenza di levarsi. Io dirò cosa mirabilissima e vera: quello obbediente poverello si rizzò, e non ch’egli avesse il capo arso, ma pure uno minimo capello non era abbruciato. Del quale grandissimo miracolo tutt’i circonstanti stupefatti, veduta la santità del loro maestro e padre, non ardivano poi in alcuna cosa a lui di contrapporsi. In fra i quali fu presente Vanni di Conte da Montecchiello, di sopra nominato, che sopravvisse all’uomo di Dio Giovanni degli anni più di quaranta; il quale di poi questo miracolo, e la santità, che egli miracolosamente ad Arezzo, mediante le virtù dal B. Giovanni, ricevette, spesse volte con gran divozione recitava.”

Nella stampa di questo mio Opuscolo, fatta in Milano, per Cairo e Compagno, 1808, in 8, segue qui il catalogo di tutte le opere a stampa di Feo Belcari, Catalago che essendosi già inserito nella seconda edizione della mia Serie de’ Testi di Lingua, ecc., Milano, 1812, vol. 2 in 16, è inutile di replicare