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di feo belcari. 87

petto. Le quali tutte cose un suo amico considerando, lo domandò una volta, dicendo: Or non hai freddo, Giovanni? al quale rispose: Porgimi la mano tua: e pigliandogli la mano, se la messe in seno, e disse: Parti ch’io abbia freddo? rispose l’amico dicendo: Non certamente; anzi sei sì caldo che non ci posso la mano patire.”

Con eguale difficilissima semplicità e naturalezza è scritta l’intera Operetta, da cui ricopierò ancora il racconto di un portento analogo a quello de’ moderni incombustibili, che leggesi al capo xxiv.

“Non è in alcun modo da tacere uno stupendo miracolo, che il nostro Signore Gesù Cristo fece per manifestare la santa dottrina e vita del suo ferventissimo servo Giovanni. E questo è, che essendo una volta il Beato Giovanni con alquanti de’ suoi poveri compagni intorno a uno gran fuoco, e parlando altamente della edificazione dell’anime, uno de’ suoi fratelli, tentato dal demonio, contraddicendo, ingiustamente gli rispose. Al quale l’uomo di Dio Giovanni comandò per santa obbedienza, che tacendo mettesse il capo sotto quelle legne accese, che erano ivi sopra gli alari, il quale, pen-