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vero, do eziandio uno sfogo al mio cuore, che gli professa la più grande stima ed amicizia così pel suo sapere e per la modestia del suo pensare, come per la ingenuità dell’animo suo. Io sono certissimo, che di tutto ciò me ne faranno pronta ragione i lettori a qualunque pagina di questo libro rivolgano gli occhi loro, e massime quando porrannosi a leggere l’elogio funebre, ch’ei scrisse del conte Giuseppe Remondini. Che del resto, il non essere formato questo volume, che di narrazioni, notizie, elogi, prefazioni, lettere, dedicatorie e d’altre picciole operette, ch’ei pubblicò in varj tempi e in diverse circostanze, nulla