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42 narrazione


segno che, gittatosi di una finestra, disperatamente perde la vita in età giovanile. Leandro, il terzo genito, imitò gli esempli paterni, seguitando tuttavia piuttosto la prima che la Seconda maniera di Iacopo. Con un pennello men fervido sceglieva le immagini più liete, e le più nobili della paterna scuola, ed eseguiva i suoi lavori con bell’impasto, senza ommettere il vigore dovuto, e la maestria necessaria al carattere di un buon professore. Salì spezialmente in alto grido in Italia e fuori per moltissimi ritratti che fece stupendamente, accostumando con quella pratica la fantasia alla varietà, sicchè tutto non fu in lui maniera di scuola, anzi qualche cosa di originale nelle opere di esso molte volte si trova1. Egli dipinse, tra gli altri, il celebre Prospero Alpino, onor di Marostica, che al suo ritorno di Egitto volea stabilire fra noi il suo domicilio 2, e lavorò poi moltissimo


  1. Zanetti, l.c., pag. 293.
  2. L'originale di questo ritratto, che vedesi inciso nell'opera sua De praesagenda vita, Bassani, 1774 in 4, era posseduto dal celebre Morgagni colla sefuente iscrizione: (in carattere maiuscolo) AN, A VIEGINIS partu MDLXXXVI. mens. Februario Leander Bassanus Prospero Alpino medico quum sta-