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40 | narrazione |
Vecchierelle, asinei, mandre, pastori,
Tcocrito dell'arte
1. Educato prima dal padre, resosi indi istrutto dagli esemplari degl’insigni suoi coetanei, e fornito di un’anima vivace, ed atta ad esprimere col pennello le bellezze della natura, che gli erano qui familiari, si rese poi celebre e per la magia di colorito, e per originalità di stile, che niente a quel di Tiziano, del Tintoretto e di Paolo cede in bellezza: perciò dee egli avere egual posto fra quelli per compiere l'idea della scuola veneta nella, maggiore sublimità 2. Era limitato di fantasia, e perciò facile a ripeterei soggetti; ma ciò poteva pur attribuirsi a colpa della sua situazione, essendo verissimo, che le idee agli artefici ed agli scrittori crescono nelle grandi metropoli e scemano ne’ piccoli luoghi3.
- ↑ Bassano, Poemello del P. D. Giuseppe Barbieri, Tipografia Remondiniana, 1805, 8 grande, pag. 15. Più bello e ricco elogio di Iacopo fece il Barbieri, nell'Orazione da lui detta nell'Accademia delle Belle Arti in Venezia, ed ivi impressa, 1823, in 8.
- ↑ Zanetti. Pittori Veneziani. Venezia, 1771, in 8, pag. 196.
- ↑ Storia Pittorica dell'Italia. T. II, P. I, pag. 117, ediz. 1795.