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32 | narrazione |
Grandi, eremita che soggiornava a S. Vito presso Bassano, raccolse in sua casa due compagni di S. Ignazio ed il Santo medesimo, gl’illustri biografi del quale, Gio. Pietro Maffei, e Daniele Bartoli, ricordano Antonio con molto onore, dandoci l’uno il carattere di questo rigido Ilarion bassanese1, e l’altro una bella raccolta di alcuni suoi memorabili detti2. Uno de’ primi seguaci dell’istituto Loioliano fu Cristoforo Compostella, autore di un’operetta della Cristiana Istituzione, che venne approvata per l’uso di varie diocesi. Egli fu caro all’insigne arcivescovo di Milano S. Carlo Borromeo, con cui tenne corrispondenza3.
- ↑ Vita di S. Ignat. Patav., Cominum, 1727, lib. iii pagina 287.
- ↑ Vita di S. Ignazio. Roma, 1659, fol. Lib. ii, pag. 159.
- ↑ Memmo ponte di Bassano, ecc. pag. 42.
descritta! Se spirito invidioso non reggerà in voi, direte senza meno, che con leggiadria ammirabile abbia imitato nella moralità Gregorio, nella eleganza Nazianzeno, nella veemenza Grisostomo, nella gravità Basilio, nell’altezza Agostino, nei lumi rettorici Girolamo, nei mistici Ambrogio... che per caparra della finezza e eccellenza dell’opera, eccola non una, ma due e tre volte già stampata e ristampata.”