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de’ bassanesi illustri. 31

nella pietà; e tra questi è da ricordarsi con onore Gio. Agostino Diedo, detto il Bassanino, che abbracciò l’istituto Agostiniano, e ne divenne vicario generale l’anno 1553 in Bologna. Lasciò pubblicata qualche piccola sua produzione, ed era consultato come uomo grave e profondo nelle teologiche controversie, avendo egli dati consigli che furono abbracciati

per la terminazione, ed esito felice del Concilio di Trento1. Fuvvi un Ambrogio Frigerio Agostiniano, zelantissimo della religione, uomo di probità e di sapere, che venne promosso da papa Clemente VIII al vescovado di Sebenico, a cui però non potè pervenire, dalla morte impedito2. Antonio


  1. Verci, Scrit. Bass., e Diz. Uom. ill. editio in Bassano.
  2. Rimane di lui alle stampe: Vita di S. Nicola di Tolentino, raccolta dagli antichi originali per il R. P. F. Ambrogio Frigerio di Bassano, ecc. Ferrara, Vittorio Baldini, 1588, in 4. con dedica al pontefice Sisto V. In morte del Frigerio recitò P. Pio Paolo Berlendi da Bergamo un’Orazione funebre, impressa in Ferrara, Baldini, 1598 in 4, il quale, parlando ivi di essa vita, non si fa scrupolo di esclamare:
    “Pigliatela, leggetela, meditatela. Con che eloquenza, con che stile, con che divozione l’ha egli