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352 | lettere premesse |
ne accrebbe lo splendore colla fama de’ suoi talenti, e con quella sobrietà e temperanza della sua vita, condotta fin presso a cent’anni, dopo aver pure speso la giovanezza nel dissipamento e in mezzo alle più penose indisposizioni. Seppe egli mantenersi stimato e riverito da quanti vi erano a’ suoi tempi uomini dabbene e letterati, i quali rimaneano presi delle sue dolci e generose maniere, et della sua più che privata magnificenza. Dalle Stesse sue parole, contenute ne’ Trattatelli e nelle Lettere che ora si pubblicano, vedrà ognuno com’egli abbia saputo formarsi creatore e signore di larga fortuna, mantenersi sempre in invidiabile tranquillità di animo, e sentire innanzi assai negli studi delle arti, delle lettere, delle scienze, avendo scritto opere intorno alla pittura, all’architettura, all’agricoltura, alla musica, non che intorno alla Laguna di Venezia, ed eziandio una commedia tutta piena di onesti risi e di piacevoli molti. Ultima sua fatica furono i Discorsi in-
che, spezialmente intorno all’origine della Famiglia Cornaro, intorno alla nobiltà del suo casato, da alcuno posta in dubbio, ed intorno all’anno della morte di Luigi, seguita nel 1565 in età di anni 98, ei dà le più sicure notizie.