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28 | narrazione |
ghe espressioni di lode dategli dal Tiraboschi.
Spenderò poche parole intorno all’apostata Francesco Negri. Uomo di fervida fantasia, spirito tempestoso, ma di non ordinario sapere, o fosse accecato da un allacciamento incauto, secondo la volgar tradizione, o imbevuto dalle dottrine dei novatori de’ suoi tempi, com’è più verisimile, egli balzò dal monastero de’ Cassinensi di Padova a sostenere le false dottrine di Lutero e di Zuinglio in Alemagna. Stabilitosi poi nella Rezia, divenne precettore in Chiavenna, e si fece stimare come uomo versatissimo nelle lettere, e come non ignobil poeta, pubblicando varie operette1.
- ↑ Si può vederne il catalogo nell’artic. Negri, che con prolissità, e non senza qualche inavvertenza scrisse l’abate Francesco Carrara nel Diz. Uom. illustri, ediz. di Bassano. Egli suppose per esempio, che il Negri bassanese non fosse Fautore de Rudimenti Grammaticali, quando n’esiste nella Remondiniana l’edizione col titolo seguente: Fracisci Nigri Bassanensis canones Grammaticales, etc. Pasclavii, Dolphinus Londolphus 1555, in 8. Ambrosio Ballista, editore dell’operetta, ci avverte, ch’era stata impressa circa dicci anni innanzi, ma imbrattala di errori; e in fatti ne ho trovata registrata un edizione fattane: Mediolani, Io. An-