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350 lettere premesse


Picotti. Il fregiare del Vostro nome la fronte di questo libro riesce a me dolcissima cosa, mentre posso così attestare in faccia del pubblico di essere con voi legato della più intrinseca e cara amicizia; né riuscirà a Voi ciò malgrazioso, mentre verrete ad ottenere la dedicazione di un libro che gli avi nostri hanno creduto pur degno di mandar indirizzato ad illustri vescovi, e di mettere in sino a’ piedi di papa Gregorio xiv, come scorgesi da alcune vecchie stampe fattene in Padova, in Venezia e in Milano1. Ma entriamo un poco a ragionar dell’Autore e della famosa sua Vita Sobria, affinché questa lettera tenga anche luogo di prefazione.

Lungo discorso potrebbe farsi intorno a Luigi Cornaro, vissuto in que’ beati tempi del cinquecento, ne quali i peregrini ingegni pul-


  1. La prima edizione di Padova, 1558 in 4, è da Bernardino Tomitano, dedicata a monsignor Vescovo di Bitonto. Una ristampa fatta ivi, 1591 in 4, è da un certo Evangelista Oriente dedicata al Sommo pontefice Gregorio xiv; come lo è pure la ristampa fattasi in Milano nel 1627 in 12. Altra ristampa di Venezia, 1620 in 8, da un certo Giorgio Gennaro è dedicata a mosignor Marco Cornaro, vescovo di Padona.