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ad opere pubblicate 343


Assicurati intorno al nome e al soprannome, indaghiamo ora la patria di questo Giovanni Sercambi. Narra egli nel principio del suo lavoro, che una brigata di uomini, di donne, di preti, di frati riunitasi nel contado di Lucca nell’anno mccclxxiv, quando v’infieriva la peste, deliberò di allontanarsi da quell'infetto e malaugurato paese, e di mettersi in cammino per tutta Italia, dandosi buon tempo col novellare. Nomina per lo più la città di Lucca col titolo di nostra (vedi la novella iv) e la schiera de’ viandanti da Lucca si move, ed a Lucca finalmente reducesi dopo avere tenuto il seguente cammino. Passa da principio a Roma, indi a Napoli, e divaga per la Calabria, di dove retrocedendo visita Ancona, Ravenna, Bologna, Ferrara, Chioggia; e non volendo intrattenersi, a Vinegia per sospetti di peste, viene a Murano, quindi per Mestre a Treviso, a Feltre, a Padova, e dopo di aver veduto tutta la Lombardia portasi da Parma a Genova, indi a Savona. A questo passo il codice manca, ma da Savona a Lucca essendo breve il tragitto, pare che non possano desiderarsi se non che due o tre novelle a compimento dell'opera, e a vedere restituita la sollazzevole brigata alla città che dee reputarsi patria del Novellatore.