sua Moral Filosofia, ne’ suoi Pistolotti d'Amore, e nel suo tenebroso Comento al Burchiello. A me piacque di trarle da tutti questi libri (che oramai pochi si prendono cura di scartabellare), immaginando che possano riuscire gradite, sì perché si troveranno per la prima volta a buona forma diligentemente ridotte, sì perché, quantunque tirate giù alla carlona, non mancano tuttavia di quel brio, di que’ sali, di quella naturalezza che tanto piacciono in lavori di questa fatta. E il conte Borromeo, e il chiarissimo Poggiali avevano già posto il Doni nella schiera dei Novellatori Italiani, ma non poco era da aggiugnersi alle notizie da essi raccolte; e voi, maestro della Bibliografia, ve ne accorgerete di leggieri dal Catalogo che metto in fronte al mio Libro, e che prosontuosetto pretende di meritarsi una qualche vostra approvazione. Contento di questa, e di quella pure che io non dispero ottenere da un piccolo numero di distinti soggetti, fra le cui mani soltanto passerà questa operetta (la quale contenendo alcuni tratti poco castigati, volli impressa in iscarsissimo numero di esemplari), mi raccomando alla continuazione della vostra benevolenza, e ai vostri desideratissimi comandi tutto mi offero.