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ISABELLA ANDREINI
PADOVANA.
Soltanto dopo la metà del secolo XVI cominciarono le donne a salire pubblicamente sulle scene italiane, e Vicenza Armanni veneziana fu un bello spirito che esercitò prima d’ogni altra il mestiere di comica, e ’l continuò sin alla morte sua, seguita in Cremona nell’anno 1570. Non tardò molto a succederle Isabella, nata in Padova l’anno 1562. Questa donna impareggiabile, e fornita di singolare bellezza, si fece ammirare in Italia e in Francia per grazia e per rari talenti nel canto, nel suono, nella poesia; e ciò che più monta, per morigerato costume. Sin dalla sua prima giovinezza avea composta la Mirtilla, favola pastorale ch’ebbe gran plauso, e dopo la quale pubblicò altri non pochi componimenti. Curioso è anche oggidì un suo libro di Lettere e Dialoghi d’amoroso argomento, ed uno di Rime, nelle quali notò il Mazzuchelli essere cultura ed elevatezza di stile con altre bellezze che non sì facilmente si trovano negli altri poeti del suo tempo. Invaghitasi Isabella