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lissima) scritta dal nostro Franceso Grossa onore del cardinale Valiero; e quasi dimenticate sono oggi dì le Eleganze de’ Commeniarj

di Cesare che, ad imitazione di Aldo Manuzio il giovane, mandò il Grossa alle stampe 1. Marco Stecchini, poeta e maestro di belle lettere, fece qualche passo più innanzi, e si trovò compensato coll’onore della propria effigie coniata in bronzo. Di assai maggior calibro dei suddetti furono Giuseppe Betussi e Francesco Negri. Era il Belassi un povero gentiluomo nostro, che di buon’ora vagò per l’Italia accattando grazia e protezion letteraria, e la trovò spe-


  1. L'edizione è fatta in Venezia, per Giorgio Angelieri, 1588, in 8. L'orazione al card. Valerio è stata impressa due anni prima, cioè Venetiis, 1586, in 4. Dalla dedicazione al canonico di Padova Camillo Borromeo si rileva che l'autore era stato maestro di grammatica ai cherici di Padova, poi di umane e sacre lettere nel seminario di Vicenza, dove compose l'Orazione, ma non la recitò perchè gli mancò l'occasione di ciò fare. Aggiunge ch'eseguì l'edizione in Venezia, dov'era passato ad esercitare l'ufficio di correttore delle stampe, e dà indizi di avere scritte annotazioni e osservazioni sopra Terenzio destinate alla stampa; ma di queste non è noto trovarsi edizione veruna.