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e la storia di buovo d'antona. 303


valore, la magnanimità. Che se sono suoi principali difetti la trivialità dei racconti o il mescolamento delle cose sacre colle profane o li troppo frequenti spropositi di storia e di geografia, tuttavolta, a differenza di altri scritti contemporanei, essa va netta di non poche lordure. Le sacre leggi del vassallaggio e della ospitalità vi sono rispettate, ed in vece di trovarvi le Ginevere e le Isotte che menin vanto di adulterj e di sfrenatezza, vi s’incontrano le Drusiane e le Dusoline, le quali ricusano di essere cortesi del loro amore ai mariti sin a tanto che non pervenivano a cignersi la fronte di reale diadema e a diventare re di corona.

I numerosi romanzi cavallereschi che ora dal provenziale, ora dal francese, ora dallo spagnuolo recarono al volgare italiano i nostri antichi, sono per la maggior parte o trascurati o dimenticati affatto oggidì, e al libro dei Reali di Francia toccò il destino di vivere più degli altri, ma poverello e tapino, sbandito dagli scaffali dei letterati, in odio alle donne colte e gentili, e confinato a posarsi sul banco di qualche ozioso fattorino o per le stalle dei contadini. E perché tanto avvilidigato di un'opera originale, nata sotto il no-