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de’ bassanesi illustri. |
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agli studj di Lazzaro1, nientedimeno mille volte ebbe a ripetermi il dottissimo uomo ab. Jacopo Morelli, che campo è questo ubertoso, ma non ancora ben coltivato2; ed in effetto, colle sole tracce dal Mazzucchelli segnate sarebbe spezialmente da esaminarsi la molta copia di componimenti non editi che nella Ambrosiana di Milano si trovano esistenti.3.
- ↑ Scrittori d’Ital., e Verci, Vita di Lazzaro Bonamico. Venezia, 1776, in 12.
- ↑ V. Morelli, Bibliot. Mss. Graeca et Lat., Bassani, 1802, T. i, p. 462, et sus.
- ↑ Debbo alla cortesia dell’illustre bibliotecario dell’Ambrosiana Carlo Amoretti un’estesa notizia intorno al contenuto di questi codici. Egli mi avvertì che, oltre ai citati dal Mazzuchelli, n’esiste segnato D 295; e che Vincenzo Pinelli, coltissimo uomo, ed ammiratore di Lazzaro, raccolse studiosamente tanta merce, che passò poi nell’Ambrosiana per acquisto fattone dal card. Federico Borromeo. Sono sette essi codici, e contengono
Lettere di proposta e risposta del Bonamico, e di varj suoi amici e personaggi distinti, come furono il card. Polo, il card. Farnese, Federico Fregoso, Aldo Manuzio, il Musuro, Carlo Stefano, Alessandro Campeggi ed altri. Inoltre vi sono versi latini ed anche greci, scritti per varie occasioni di amore, di amicizia, di morte, e per lodare amici; alcune Orazioni latine, e Prolusioni dette dalla cattedra patavina; ed un’opera intitolata, Praelectio in M.