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298 | discorso sul fior di rettorica |
gione sua a ciascuno, secondo l'essere sua. Cart. 138.
Fortezza è una ferma volontà di animo, per la quale si muove l'uomo a desiderare le cose grandi e a dispregiare le cose vili e ad essere sofferente delle fatiche e dei pericoli. Cart. 140
Darò termine a questo Discorso col riportare un brioso racconto, che può risguardarsi siccome una Novelletta. Leggesi al Capit., 103, dove si parla del Sermonare:
Nel tempo che Roma aveva molti cavalieri forestieri, e ogni uomo stava rinchiuso in casa per paura, venne Saturnino, tutto armato a ferro, con un grande tavolaccio e con uno spiedo in mano e con cinque grandi fanti, tutti armati, e com’egli subitamente entrò nella casa di Salamone, a gran voce cominciò a gridare: Ov’e questo Signore della casa, ch'è stato colate anziano? ov è? insegnatelmi tosto; ove l'avete nascosto? E stando cheto ognuno per paura, venne la moglie di Salamone con gran pianto, e gittoglisi ai piedi, e disse: Per amore di Dio e per amore di te e per amore di qualunque cosa che più ami in questo mondo, abbi misericordia di noi, non uccidere noi, inabissati che semo,