Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
di fra giudotto. | 295 |
Com'è da riprendere colai che, quando naviga, più avaccio la nave che le persone intende a salvare, così di colui è da fare beffe e scherno, che in sul grande pericolo più provvede al suo salvamento che a quello del comune, perché spezzata la nave, inulti ne possono campare, ma quando perisce il comune non ne campa veruno. Per la qual cosa possiamo dire che Decio si portò saviamente, che per campare la città sua si mise alla molte ed a ferire i nimici. Per vil cosa e per piccola grazia ricomperò una grande; diede la vita e fece salvo il paese; partissi l'anima e accattò gloria a onore; il quale non menoma, ma sempre cresce ed inforza. Cart. 91.
Questo luogo non è da tutta la quistione, siccome uno membro sceverato, ma, siccome sangue, per tutto il corpo della quistione è sparto. Cart. 93.
Come colui che piglia il pennone per correre nel prato, di colui che ha corso, corre meglio, così il podestà nuovo, che piglia la signoria, del vecchio e migliore, perché affaticato colui, che ha corso, rende il pennone a un altro, che corre, ma il podestà già usato rende la signoria al nuovo. Cart. 94