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284 | discorso sul fior di rettorica |
quello delle Pistole trasportate da quel ser Bocca di Lampana, tanto scardassato dall’illustre cav. Vincenzo Monti, e tanti altri, sono ombre di un corpo. Non lo stesso, ma peggio di casi della Rettorica scritta da fra Guidotto, mentr’egli si contentò di dare un immaginato Compendio o Ristretto dei Libri non ad Herennium, ma de Inventione, Compendio che neppur segue sempre le vestigia dell’Oratore romano. Mal a proposito si è dunque scritto la Rettorica di Tullio, e la vera denominazione l’ha data frate Guidotto medesimo, il quale nel suo Prologo scrisse: Io ho compilato questo Fiore di Rettorica nella ornatura di Marco Tullio; vale a dire: Io ho unito insieme la parte più scelta dell'arte di ben dire, ed holla rivestita degli abbellimenti che le dà Cicerone. Se io dunque, diversamente dagli Accademici della Crusca, ho prescelta nel libro la denominazione di Fiore di Rettorica di frate Guidotto da Bologna, parmi avere ciò fatto con evidente e salda ragione, ne spiacerà poi, spero, ch’io abbia lasciato al libro quel suo natural distintivo che pur era molto in voga a’ tempi antichi, spesso scrivendosi allora fiore di virtù, fiore di parlare, fiore di cavalleria, ecc.