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di fra guidotto. | 281 |
Sismondi nella sua Storia delle Repubbliche Italiane? Il P. Sarti, nell'accurata sua opera intorno a' professori della Felsina Università, scrive che la famiglia Guidotti era indigena di Bologna, trapiantatasi a Roma, ma che di frate Guidotto niente v'ha di sicuro: certi nihil statui posse arbitror. Sbattezzato che avrem Guidotto, talché perda il nome di Galeotto, dove il collocheremo noi? Nella schiera dei frati Domenicani o in quella dei frati Godenti? sotto il vessillo dell'ordine dei Predicatori lo hanno posto i PP. Quetif ed Echard, perché un codice della Rettorica da essi veduto nella Biblioteca dell'Annunziata in Firenze aveva la prima lettera iniziale con dipintovi un fraticello vestito di tonaca tutta bianca, con sopr'essa un mantello di color cinerizio; e quindi sospettarono che l'autore del libro essere potesse un padre maestro Domenicano. Ma anche altro illustre letterato., l'abate Mehus, osservò altro codice col fraticello dipinto con vesta bianca e di color cinerizio, e per queste insegne giudicò bene di allogarlo fra i frati Godenti; e il cav. Tiraboschi si accomodò all'avviso del Mehus, perché un Bolognese, il secentista Ovidio Montalbani, onorò fra