dare, come ora fo, ad effetto questo proposito mio, giudico non inutile il preporvi alcuna osservazione, la quale discorra e sull'autore della vecchia scrittura, e sul modo con cui parecchi altri lo rendetttero già di pubblico diritto, e su quello con cui io dommi a fare lo stesso oggidì, e sul conto, al fine, in che può aversi tale operetta. Accorgimento non poco sembrami che occorra anche in questo genere di minuti studi a fine di condurre chi legge ad essere, per quanto può farsi, debitamente istrutto. In parlando di ciò che risguarda l'autore, debbo intanto osservare che molto scarse e molto poco accurate notizie di lui ci giunsero, quantunque si trovi ricordato con reverenza da Lionardo Salviati, dagli Accademici della Crusca, da Scipione Maffei, dallo Zeno, dal Tiraboschi, dal Morelli, dal Ginguené, e poscia da tanti altri letterati di minor nominanza. E cominciando dal titolo e dal nome proprio, ora lo vediamo rammentato come Padre maestro Guidotto o Galeotto, ora come messer Fra Galeotto Guidotti nobile Bolognese; e chi lo vuole frate Domenicano, e chi lo vuole frate Godente. Gli antichi codici debbono