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262 le principali geste


tuose nozze con Chilteria, giovane ch’era stata prima amata da un pastore di nome Basilio. Potè Sancio in questo incontro godere della cuccagna che si faceva, e fra le altre gozzoviglie si mise a schiumare una caldaia per guastare il digiuno con due paperi e tre galline. Basilio intanto volò a sturbare le nozze, e giunto davanti agli sposi ficcò una lancia in terra e finse di ammazzarsi. Volarono a soccorrerlo gli amici, e don Chisciotte principalmente. Il pastore, come se fosse giunto agii estremi, chiese a Chilteria che gli desse almeno la mano di sposa per farlo morire contento; e Camaccio non si oppose. Appena impalmati Basilio e Chiltera, il primo sbalzò in piedi e gittò via la lancia con cui si era apparentemente ferito, don Chisciotte prese allora le difese di Basilio, gli ottenne il perdono da Camaccio e partì. Sancio seguitò gli sposi, ma con dolore, perché avrebbe voluto difendere Camaccio, lasciando il quale, pareagli di lasciare le pignatta di Egitto. Egli tenne poi per lungo tempo fitta in memoria la schiuma della pignatta, formala, come si è detto, di due paperi e tre galline.