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di don chisciotte. | 261 |
di Orano al re di Spagna. Vedutili da don Chisciotte, volle egli battersi, ed al custode del carro disse con arroganza: Aprì quella gabbia, o io t’inchiodo sul carro con questa lancia. Sancio allora fuggiva, ed il custode spalancò a dirittura una delle due gabbie. Comparve il leone in ispaventevole aspetto, si rivoltolò per la gabbia, distese le zanne, si stirò sbavigliò, e buttando fuori due palmi di lingua si sfregò gli occhi e si lavò il muso. don Chisciotte guatavalo, bramando che ormai saltasse giù dal carro, ma il leone, più prudente che furioso, voltò le spalle, presentò a don Chisciotte le parti deretane, e si rimise in gabbia. Chiudi la gabbia, disse allora don Chisciotte al custode, e farai autentica testimonianza di tutto quanto mi hai veduto operare, e come volontario egli si rimise in gabbia, e la finì col mettersi a dormire.
Finta morte del pastore Basilio.
Nella loro peregrinazione, don Chisciotte e Sancio passarono in un contado dove certo Camaccio, ricco paesano, apprestavasi a son-