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che sia? Tanto è vero, rispose Sansone, che porto opinione che sin al dì d’oggi sieno già alle stampe più di diecimila volumi di questo libro, tenuto tra le mani dai fanciulli, letto dai giovani, gustato dagli adulti e lodato dai vecchi. Sancio Panza, che stava ritto accanto al suo padrone, dimandò allora se la istoria parlasse anche di lui, e Sansone replicò: Nulla ha ommesso l'autore moro: racconta ogni cosa con fedeltà, con esattezza; né dimentica neppure le capriole fatte dal buon Sancio sulla coperta da letto. Soggiunse Sancio: io non ho fatto capriole sulla coperta, ma per aria, e furono più del bisogno.


Sancio e don Chisciotte ai piedi di Dulcinéa.


Nella sua terza partenza di casa don Chisciotte si rivolse tosto alla grande città del Toboso per trovare occasione di ammirare la sua Dulcinea. Incaricò Sancio di andare prima a vederla nel suo palagio, e di chiederle la benedizione, ma a Sancio rimordeva la coscienza per le tante bugie che altre volte aveva infilzate per ingannare il suo padrone, non sapendo egli veramente se nemmeno Dulcinea esistesse nel mondo. Ora, determinatosi