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234 notizie su la vita e le opere

dalle Muse, ma altresì da ogni altro studio profano, e gittare alle fiamme presso che tutti i suoi libri; se non che il Petrarca in tale occasione gl’indirizzo dalla sua solitudine di Arquà una lunga e aggiustatissima lettera, che ci resta tuttavia, nella quale eccitollo a non bandeggiare le lettere, a non privarsi di libri, bensì a farne utile uso onde ne resulti poi il generale profitto. A tutto ciò attendeva in fatti il docile amico nel frattempo che gli rimanea di ozio a cagione de’ replicati suoi viaggi in Sicilia e a Napoli, finché, pieno di meriti pe’ servigi resi alla patria, alla letteratura, al nome italiano, chiuse piamente le luci in Certaldo il giorno 21 di dicembre, 1375, in età di 62 anni. Era nell’anno antecedente mancato a’vivi il Petrarca, intorno alla cui perdita il caldo amico Boccaccio aveva scritto a Franceschino da Brossano una lettera da non potersi leggere ad occhi asciutti.

Sarà buono indirizzo ad elevamento di niente il riconoscere il grand’uomo anche in atto di dettare l’ultima sua volontà. Egli, già vagheggino di principesse famose, già dilizia di splendide corti, già imbasciatore a principi ed a pontefici, già moderatore di ogni più eletto sapere, ad onorata povertà confinatosi,