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di costanzo taverna | 223 |
allontanare da me l'idea ch’essi hanno minori bisogni e minori impegni degli altri, perché senza moglie e senza figliuolanza. Diretto da questo principio di giustizia dà loro l'ultimo fraterno addio con nobili legati particolari.
La stato vedovile dell'amatissima sua Consorte è provveduto con lautezza pari alla sua fortuna, e fallosi come industrioso di non istaccarla mai dalle consuetudini familiari, vuole che li palagi tutti di città e di villa, che le gioje e i corredi della famiglia, che le raccolte e tutti gli oggetti di arti belle restino ad uso suo.
Ampli legati lascia alle sorelle maritale; annuo assegno ad una sorella ex-monaca; ed alle nipoti, figliuole dei suoi fratelli, stabilisce pingui doli, ovvero regolari contribuzioni se condurre volessero vita nubile; né dimentica le cognate sue, dalle quali tutte si congeda con pegni di soave memoria.
Volendo far sentire, egli dice, gli effetti della mia gratitudine e benevolenza alle persone addette alla mia casa ed al mio servigio, dispongo i seguenti legati. E qui bello e commovente è il trovare famiglie e persone di ogni età e di ogni sesso con generosi la-