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premura stava, in conclusione, riposta nello staccarsi da tutte quelle mondane compiacenze che gli uomini avidamente cercano: così né amava la vita, né temeva la morte, ed era ugualmente disposto a conservare il suo posto o ad abbandonarlo al primo comando del suo Creatore.

Il conte Costanzo Taverna, pio e benefico personaggio, era prossimo a compiere il suo settantesimoprimo anno quando gravo e penoso malore lo colse in Padova, ed ivi nel dì iv di gennajo del corrente anno mdcccxix la sua virtuosa anima si disciolse dai legami del corpo. Mori in mezzo alle copiose lagnime dei suoi e di quelle dei Padovani, che fervide e spontanee preci porgevano il cielo per lo suo sanamento; morì placidamente e da santo, accompagnando le orazioni del sacerdote che ungevalo degli Olj santi; morì in somma come peregrino che passa da incomodo albergo ad altro più riposato e sicuro.


Ultima volontà.


Io mi propongo di esporre finalmente alcuna cosa intorno alle disposizioni testamentarie colle quali l'ornatissimo nostro gentil-