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208 cenni intorno la vita


delle mie scarse idee al mio ottimo maestro P. Ricchini ed al dottissimo P. Draghetti, uomini famigerati, il secondo de’ quali in età quasi secolare vive tuttavia presso la sua insigne benefattrice l’arciduchessa Beatrice di Este.

Ogni garzone, nato agli agi e alle dovizie, quando sta per passare dalla palestra delle scabrose istituzioni a quella dei tumulti e della scuola del mondo, trovasi al varco il più arduo e il più spinoso di tutta la vita. Con franco e sicuro piede lo superò il nostro Costanzo: e quantunque le basi di religione e di equità avessero nel suo cuore preso radice, nulladimeno gli riuscì dolce il farsi scudo di un Mentore che lo sostenesse; e tale fu il pio e dotto religioso D. Giuseppe Piantanida di cui null’altra potea essere la cura fuorché quella di tenere con avvedutezza infrenato un temperamento di natura sua fervido e impetuoso. Ma già il generoso destriere era bene ammaestrato al corso, e lo vedremo adesso di per sé volare alla meta.

La capitale della Insubria in quei sereni giorni governavasi dai Firmian e dai Wilsech, ed era ingemmata di stelle quasi tutte appartenenti a lignaggi palrizj. I Verri, i Beccaria,