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Que' frequenti delirj che hanno a' tempi nostri sconvolto si grande parte di Europa, non tanto mossero la sfrenata licenza di falso filosofare quanto dal mal esempio agi infimi dato dai grandi. Infonde disprezzo ed ira nell’animo più volgare quell'uomo di schiatta cavalleresca, il quale, in cruccio con se medesimo, vive nella trascuraggine, perde tempo e salute nell'ozio e nelle libidini, condanna lo spirito a faticare per la sua gola, mostrasi vile nelle disgrazie, insolenti nelle prosperità, e scordasi in ogni occasione che l'anima di un Lazzaro ha tempera tanto fina quanto quella d'un Epulone. Il populano d'ignobil nascita, che quasi senz'accorgersi a poco a poco modellasi sul suo superiore, resta imbevuto delle rese di lui usanze, e introdotta la corruzione nel cuore, diventa impertinente, vendicativo, sfrenato. Abbiasi l'opposto ad esempio, e mirisi al perfetto gentiluomo. Tiene