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all’erudito diletto giovar potesse, e serva ad esempio la celebre tragedia l’Edipo di Gio. Andrea dell’Anguillara che volle sontuosamente rappresentata nel domestico tetto a ricreamento de’ Padovani1. Anche la Canace dello Speroni era convenuto che con isfoggio singolare dovesse in Padova rappresentarsi, ed al nostro Luigi era affidata la direzione dello spettacolo. Narra il Forcellini nella Vita dello Speroni, che il Cornaro ebbe a compagni Alessandro Piccolomini e Angelo Beolco, detto Ruzzante, e che, oltre all’aver egli provveduto con musiche, con abiti e con lusso di scene al decoro della rappresentazione, avea già fatto un solenne convito a quaranta elette gentildonne, a’ loro mariti, agli Accademici Infiammati, e al flore de’ valentuomini che erano allora in Padova, ma che la morte immatura sopravvenuta al Ruzzante, ruppe nel mezzo il disegno2. Sappiamo infine che


    timento sui modi di regolare le acque della veneta laguna. Questa Lettera non fu da me per la prima volta pubblicata, nella forma delle opere stesse in Venezia, nella tipologia d'Alvisopoli, 1815, in 4.

  1. V. Zeno, Note al Fontanini, Tomo i, pag. 476.
  2. Forcellini, Vita di Sperone Speroni. ( T. v, Speroni, Opere, car. xxvii.)