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ma non ci possono per questo mancare altri mezzi per vedere protette le arti, anche senza tanta di lui possanza. Non è più questa nostra Adria quale ce la dipinse il mio illustre Roberti: "simile all’antica Tiro, i cui naviganti erano i suoi Fenici, e il commercio che fea quivi sorgere le torri e gli atrj dalle lagune, rendeva a un tempo stesso in altra estrema sua parte popolose e onorate le rupi1." Tuttavia a mecenate operoso delle nostre arti può bastare un fervido magistrato, può bastare le molte volle un illuminato cittadino, può bastare un saggio ministro dell’altare, e mecenati operosi veggiamo essere non pochi parochi che in villerecci soggiorni ergono magnifici templi, e di pitture e di statue li arricchiscono. Fervore, intelligenza, attività, e i nostri edifici si mireranno riparali, rabbelliti, e più annobilite le città nostre, e le nostre case più ragionevolmente rilucenti di nazionali lautezze. Corravi all’animo, o Signori, che a buon conto la mercè dell’attività

e del fervore di uno de’ nostri pastori2


  1. Discorso recitato in Bologna per la distribuzione de' premi nell'Accad. delle belle arti, ecc. Sta nel vol. i delle Opere, ediz. di Bassano.
  2. Il degnissimo parrocco D. Emaanuele Lodi,