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fabbriche erette nella villa di Codovico, dove rinvenne tuttavia avanzi di perfetta invenzione ed esecuzione; e in Codovico poté discoprire un ritratto del nostro onoratissimo Mecenate, che vorrei ornamento di quest’aula magnifica in questo giorno solenne in cui io m'ingegno di rialzar le sue geste1. Non fu accorto il Temanza nel parlarci del palagio di Luigiano2, che suppose costrutto presso al Sile non molto lungi dalla città di Trevigi, e poi atterrato dal tempo, ma alla cultura e alla dottrina dell'egregio cav. Gio. de Lazzara io debbo, e voi pure, la grata notizia che tor-

  1. Sotto al ritratto stava la seguente iscrizione: aloysius cornelius cognominatus a vita sceria an. æt. suæ lxxxix. vixit an. xcvii. Le parole vixit an. xcvii furono aggiunte dopo, e con poca esattezza, come vedrassi in appresso.
  2. Ospite di un prezioso amico e compatriota, il dotto professore abate Giuseppe Barbieri, che possiede una ridente casa di campagna su' colli di Torreglia, e in compagnia del rammento cavaliere de Lazzara, ho visitato io pure nel giorno 4 agosto, 1817, il palagio di Luigiano. Il maestoso edilizio è stato riattato con poca carità architettonica per ordine di monsignor vescovo Giustiniani, il quale solea ivi spendere i giorni autunnali, ma, da alcun tempo attende ajuti e presidj che lo tornino all'elegnaza sua primitiva.