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di luigi cornaro. 179


"quale è bellissima, con istrade, con piazza e con chiesa onorala assai.... villa che, già deserta per mal aere e per acque paludose, ora ò per le mie cure tutta ricca di gente e di campi fertilissimi; talché io posso dire con verità che ho dato in questo luogo a Dio altare e tempio ed anime per adorarlo... Quivi piglio piacere con gli uomini di bell'intelletto, con architetti, pittori, scultori, musici e agricoltori: che di questi uomini per certo questa nostra etade è copiosa assai1."

E ben sapete, o Signori, quanto quella sua etade copiosa fosse di begl’ingegni! Etade felice! Gli uomini privati gareggiavano allora co’ grandi e co’ principi a rallegrar il cielo di bella luce, e per quest’accordo di eletti spiriti l'italico genio si scosse, le lettere risplendettero, le arti geniali si riconfortarono, ed un’accorta dilicatura si diffuse e s’insinuò in ogni studio pili liberale. Non dipartiamo da questa incomparabile nostra Vigenia, e vedremo che se i sovrani suoi cittadini un Da-


  1. Sono tolte queste parole qua e là dà suoi Discorsi surriferiti. Merita di essere principalmente letta la sua lettera a messere Sperone Speroni, scritta dalla villa di Codovico alli 2 di aprile, 1542