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168 narrazione intorno alle opere


delle allegorie o de prodigi scavati fuori dall'antica mitologia. D'uopo è però il confessare che sì vasta impresa ebbe nel nostro autore un campione che mostrossi poco confidente ed amico di Apollo.

Altro poema scrisse il Molin a pochissimi noto, che porta il titolo di Venezia tradita. Ne fece eseguire la stampa in sua propria casa, e se ne divulgarono alcune copie soltanto, le quali eziandio vennero poco appresso per dilicati riguardi consegnate alle fiamme. In questa non breve opera, tutta calda di amor di patria, e piena di verità, in altri tempi ingratissime, volte colorire la storia di una rivoluzione su cui non occorre arrestarci, che ella non è funzion questa nostra da funestare con isterili lamentazioni! Non vi parlerò nemmeno alla distesa di un terzo epico lavoro del Molin, intitolato la Strage degli innocenti né di una sua raccolta di Poesie liriche, l'uno e le altre già venute alla pubblica luce.

Ma se non la palma di valoroso poeta, ben altra seppe meritarne il Molin, che fu uomo imperturbabile in mezzo alle più strane e più ingrate vicende. Se vorremo indagare il tenor di sua vita dall’epoca in cui cessò di esistere la repubblica fuio a quella in cui pagò il tri-