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100 | notizie intorno alle opere |
Tra le prose lasciate da Feo Belcari, sospetta il diligentissimo ricercatore di sue patrie lautezze, il canonico Moreni, che possa ascriversegli anche la Vita di Filippo di Ser Brunelesco, e la Novella del Grasso Legnajuolo, da esso pubblicate in Firenze negli anni 1813 e 1820: checchè siasi, resta abbastanza a fantasticare, anche senza di esse, per quelli che delle scritture del Belcari, messesi a stampa in vecchie edizioni, voglia o far indagine o far raccolta. Nè a me riuscì lieve fatica il tesserne soltanto il minuto catalogo, fatica che a taluno può parere inutile, giudicando tempo e danaro perduto l’indagine e l’acquisto di simil merce.
L’anno in fatti 1807 si è stampato in Brescia un arguto libricciuolo intitolalo: Vita di S. Lazzaro monaco e pittore, preceduta da alcune Osservazioni sulla Bibliomania, Brescia, Bettoni, 1807, in 8. Corra a leggerlo chi vuol apprendere che il delirio della Bibliomania è una nuova peste della buona società, nè può se non ch’essere figlio del lusso, della frivolezza, dell’idiotaggine. L’autore vi sfoggia sue ragioni con più che attico sale, e rimprovera coloro che sono mossi a riempiere i magnifici loro scaffali con questi monumenti