Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
36 LETTERA di [angue dinejTuno de’fuoi;Vchegid plllune vn’altra di maggior moment °> ^ mte V altre, Gli fu data la lettera filando &*<*“vallo, e legende fi buone nuoue, prima eoe fimjfidi legerla Smontò e fi pofe i n ginocchioni a Lte, rendendo grane aT^S.dvna fi g™»™ tona, [entra nijfuna perdita, ò damo di [ua gente. Si merauigliauano i fimi di quel ebevedeuano, non Sfacendo auelche fu[fe nella lettera. Egli racconto {imito le voltatofi aCbrifiiani, cbequiui Slamo dijfe loro -,cbe rende fiero grane a Dio per fi g beneficio. E mandò [libito vn [ho creato a portarci la nuorn a cafia noftra, & a ™g™ liarc *“ eni °’ che teneua per co fa molto certa, bauer battuta que L lavittoria perifacrificij <£r orationi de’nofln padri
[ratellhVolendofi far Cbrifiiani due gentili,c baueuano
alcune terre convn certo obhgo di far ogn an novnafeflaadvnidolo -glifecero fapereebedefiderauano corner lirfi,mà per quel obligo, vano nonfapeuano ebefarfi. Eifpofe a cofl, ^eTfLrelinon^oleuacifo^ eo a alcmacbim pldttfela canuerfione -, £T perciò liberamente fi facejjèro Cbrifiiani godendoli le loro entrate, ferina •veruna obligatione de idoli: UT queftonon fola lo diceua con parole, ma lo metteua in opere, toglien do molte entrate ai tempn,e Botici, e dandola a coloro, cheferuiuano ala guerra: b^ua anco deter minato che nel fuo regno nonvirefiafiepurvn tempio diCamis, e Fotoques. li fimili cfercitij attedeuano il padre & il jigUh