Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/30

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vn fratello di e afa. Sollecitami i fuoi eh attendeffno ad imparare le cofe di noflrafede in modo tale, c banca molto ben che fare ~m fratello in catecbiiare tanti: quantunque per iftare occupati nelle cofe della guerra, & i noflri lontani dall’ejfercìto? quafi vna giornata e me^a: non fi catechizzano, fe non quelli che femprc afiifteuanoalBg., Dall’altro canto il I{e giouane, fe ben eglmon ■ era fe non catecumeno -, nel luoco ouegli Rana, non mofiraua minor feruore, ne procurami con minor islan^a > che e fuci vdffero il catechifmo: ne teneua minor familiarità con i Padri, bauendo anco egli appnffo di fe per padre & maeftro, il Padre Luigi Froes; à chi egli molte yolte, & con molta ifianca dimandò, & priegò lo volejfc batteZZ are infieme con la Bigina fua moglie. Tuttauia per giufii rifpclti il Padre andana differendo, fi per più confirmarli, come anco acciò li fuoi fafferò meglio difpofli; & egli dir fponejfe prima le cofe, ch’appartengano al buon gouerno del fuo regno: dicendogli ch’era meglio ’afpettar la -venuta del Padre Vifitatore, che s’afpettaua di giorno in giorno; acciò con maggior confolatione di tutti fi battezZ a Jf ero P er ma ~ no fua: & che tra tanto i fuoi fi faceffero Chrifiiani. Prefe egli quefto affonto tanto da fermo, che palefimente diceua gran male, delle f- lfità & inganni de loro idoli: &Volfe di nuouoydir la dichia