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T4X LETTERA
da diuerft regni è tanta che pare venga a guadagnar
il giubileo. Han ordinato che le io f e ^{T[
ledagli huomini,acciò nonvifucceda qualche djur
ho èper^domMefardpfatom^fi
farà quesìo giuoco adeffo non fi parla d alt ■K
fife mi fard conceffo che io vada avedere, pc P *
terl jl P Bonzoche teniamo in cafaèdottifimo
fueleggi, incora non ha piena nonna delle J
noflre. propone moltidubbij, a quali fcmpre i
T’VifltL fidi, fi a fi™.. Se Dìo Ut Spreto
foccorrerà con la fua grafia, fard vn huomoraro.
Quelli cbeftauano per cftaggo in poter d. Tojwqidro
capitano, poco fafonofugiti > dalche p f
cbeYuquida dinuouofi pacificherà con Mor •
Tra gli capitani di Sacavno e nepote diTfi
va qual e moltovalorofo,ma èvn altro
% Lrni pajfativolendo punir dua delinquenti coma
dò che fujfero Ugati in certo loco con mani, e pieni r
& egliflefb montato fipravn cauallo indo ™ lt0 ’
tnedefmo cauallo lifè con dent K b TZnU^r.
ixingua venne con quindici miha buomi f
tcL’citmglìula fonema T amcgmnlr&o
dato a caccia, non fu a mpo.Koufofc V.lfhamra
Caputo due cofe che fe l’anno pafiato. La prima }
che per afiicurar fuo figlio Caxem nel regno diix
doue erano molti barom, de quali dubitaua, eh
giorno fi gli rebellafero -, [mudando di andar a fi
tar il figlio ordinò fecretantcte ai capuani de f oldatf