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quanto la noflra allegrerà,& fù cbeilGiouedi
fanto gonfie nel Meaco ’ifiobunariga cor. mille buomi
ni a camilo per celebrar certe loro felle. Bifcgnò
cbefubitogli andaffero incontro ifuoi Gunixus,cipe
Slmonc, donami, Tugiu, Mogo^a, ycondono,
coniutta la lor compagnia, i quali fattagli la debita
merenda, ritornarono da noi. Occorfe il Venerdì
fantovna cofa di grande edifcaùone, ir fu che hauendo
Sangano Fìagotambeodono giocato alcune
"voltepubicamente, UT. Organtino gli diede vna
penitenza publica per ridurlo,&cofi la fera inan~i
al Santifiimo Sacramento gli ordinò che facejfe difci
piina, ir egli bumilmhitc la fece
prefentia di fitto
padre ir madre, di tutti fuoi parenti ir feruitori, e di tanta.gentevenuta da Voaci, Mino, lamaxiro, Ceunoquuni ir Cauachi, e con molta diuotionee lagrime fi flagellò ingen occhioni infin che i Tadri dif fero il Deprofundis > tutto cantando: perfeuerò anco inginocchiato fin che fi difje tutto l’officio, e diede quaranta Fardi di rifo per i poueri, e tutti reflorno molto edificati di tal atto. il Giouedifanto fi communico gran gente, ir anco il giorno di Tafqua, ma peir la penuria diconfef fori non fi è potuto fodisfar a tutti. V ennero molti, e nobili, e d’ogni forte da diuerfi luoghi pervdir gli officij della fettimana fama. Il Sabbato fanto alla meffa fi fonor.no gli organi, il che diede ir allegregr ga &gran merauiglia a tutti,per effier in quefli pae fi cofa nnoua. La Domenica di Fgfurrettione fi fè la più bella procefilone di quante n’hòvifle mai nel Giappone.