Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/128

ii6 ’ LETTERA la quale vi fono tra le altre, due difficoltà. La prima i pochi operari] in molte oc cupationu La feto da tanta penuria a entrate,in fi grande, anzi ccteffitta fpefaF pare,di et rto.eofa fopra naturale furfanta fpefz battere nel Giappone, nein altre parti fonder, imo alcuno d’entrata: perchè altre le fudttte rafie, celie?ij, & femwarVj; bahliamo dieci taf e in diuerji luoghi, dette i nofìri fanno ufiden^a-, &ri domiamo efisere in eia • Jcuno almeno x.perfone, battendo ogrivna refiden%q fiotto la cura molte chiefe, che folcii feppeline ’unirti par (tuafi vripefo infopportabbile. Talché perneuffità in ogni refidenga oltre vri padre,vn fratello,&vn predicatore, habbiamo due come feruitori,che q chiamanoDogofos;quali vino no comereligtoft,et aiutano molto inofiri,portano habito differente,mà lungo è fono conofcinti fi buo mini,che jerueno alla thiefiarde quali no pojfiamo ftar’fenza. Hor efifendo che i Giappone/i comune• mente fono molto peneri, non ci pomo dare aiuto alcuni), ne pajjiamo noifiupplire a tantefpefib, le quali ogni di crcfcono, muffirne adefifio, che il padre vifiitatorefà venire dati india dodeci, o quattone ci per il collegio di Omura, dotte fiat amo almeno per due anni per imparare la lingua,&cofiumi del paefe tanto difjmili da noftri. Totranno ancor quiui raccoglier fi alle v ohe i padri, & fratelli, che fiume difperfi per le re fidente,accio cefi raccolti, non foto conferuino lofpirito,mà anco lo rn.ouino cori f iu ftutore. Ter tanto preghiamo