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46 A T T O

A tanti suoi dolori?
Vorrai ch’un sol momento
Gli sia donato il figlio,
E sol per suo tormento?
A tanto di miseria
Alcippo fia venuto,
Che sol per darsi a morte
Sia da suoi conosciuto? harà provata
Ogni strana provincia a se pietosa,
E la patria spietata? se Dameta,
Che ti produsse al mondo, oggi vivesse
Per sua bontà da noi ben conosciuta
Non pure a perdonare,
Anzi ti stringerebbe
A volerti sposare;
Hora egli è morto, e quando
Ei si morì, commise a nostra fede
La tua persona, onde esser dei secura,
Che noi ti consigliam come duo padri:
E riguarda, ch’a noi tutte le Ninfe
Han creduto il governo di se stesse;
Non dei dunque tu sola haver temenza
D’incontrare alcun biasmo
Con la nostra sentenza.
Clo.Poi che ciascuno infra le nostre selve
Vi riverisce come padri, e lascia
Reggere al vostro senno i nostri affari,
Io non vuo contrapormi
A le vostre sentenze,
Onde questa provincia oggi si regge;
Salvisi Alcippo; e si riguardi a Tirsi
Più ch’a la legge, io non ne fo contrasto,
E vi voglio contenti;


Ma