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sant’ambrogio | 81 |
Come s’eleva alto sopra tutti i martiri ch’egli santificò, questi che non diede la vita per il trionfo della religione, ma tutta l’essenza della vita, l’ingegno e la bontà!
Se voi dite al popolo milanese che Ambrogio era romano, esso protesta come di un’offesa, poichè nessun’altra grande e gloriosa figura della sua storia gli sembra compendiare più di lui le caratteristiche delle sue proprie virtù. Se gli dite che Ambrogio non portò mai la mitra nè lo staffile, si rivolterà come alla negazione di una fierezza che, perchè umana più che santa, gli fa venerare il suo vescovo con un sentimento di fraternità più che di divozione.
Ma mostrategli il ritratto di lui che è là nascosto nel buio della parete, a destra della basilica; proiettate luce sul grande antico bassorilievo colorato e il popolo, compreso da maraviglia, non protesterà più.
«Giocondissima cosa è il rimirarlo» — lasciò scritto il Petrarca, e lo sarebbe certo per tutti, se tutti sapessero ch’esso è là. La bella testa nuda di quell’uomo che ci guarda con così serena intensità alzando la mano a benedirci, ci fa sentire che così e non altrimenti dovette essere Sant’Ambrogio.