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52 | la torre di massimiano |
Fra le tante supposizioni, come si accoglie volontieri quella che esso sia stato fondato dalla regina Teodolinda, la bella, forte e pura figliola del re de’ Bavari, che arrossisce al lieve tocco della mano del re Longobardo quand’egli prende la coppa da lei offertagli, e lo accende di un amore che diventa devozione.
È la regina il cui ricordo arrivò a noi, attraverso tredici secoli, fresco e vivo come fosse d’ieri, perchè legato a quel miracolo d’arte ch’è il bel San Giovanni di Monza e a quella corona ferrea che è diventata un simbolo d’italianità.
Oh, la dolce influenza di donne virtuose su un popolo rozzo, brutale o corrotto! quanta potenza di gentilezza, quanto impero di santità e comando di rispetto emana da questa prima raccolta di fanciulle pie!
Vescovi, principi e papi sembrano far a gara per accrescerle onore e ricchezze e assicurarne l’immunità. Le fanciulle chiuse per sempre qui dentro, appartenevano alle più potenti famiglie e se ne andava con esse la poesia della casa, la nota dolce, serena e conciliante che imponeva reverenza anche ai violenti e agli audaci.
Il loro ultimo saluto ai padri e ai fratelli era la promessa di pregar per essi notte e giorno,