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30 | san simpliciano |
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Era il 29 Maggio del 1176, nel tumulto della battaglia di Legnano. Già s’alzano le spade insanguinate dei cavalieri del Barbarossa con urla di trionfo intorno al Carroccio e ai trecento Gagliardi sbaragliati, quand’ecco, bruno vestita, arriva, inaspettata come fulmine, la Compagnia della Morte.
Novecento forti uniti in un solo disperato volere; votati alla morte a patto della vittoria; sicuri di vincere se Dio li aiuta. Dal Carroccio la croce si rialza, di nuovo risuonano le preci e i canti ed accompagnano la falange salvatrice che precipita compatta sopra il nemico.
I morenti sul terreno, coi petti squarciati, rialzano al cielo i visi sfigurati implorando l’aiuto di Dio per quei prodi, ed ecco, dalla città che si disegna in fondo alla pianura, venir volando tre bianche colombe... Non le spaventa il clamore delle armi, le irate, confuse voci che non sembrano più umane; hanno drizzato il volo verso il sacro Carroccio e dritte, sicure, vanno dove Dio le porta — come i tre giovani di Trento andarono, portati dalla fede, alla morte.